Il Commissario straordinario Matteo Paroli, questa mattina intervenendo nel panel “Potenziare la Blue Economy: quali opportunità e roadmap di sviluppo”, ha affermato l’impegno strategico del sistema portuale ligure su tre assi prioritari, oltre a quelli connessi allo sviluppo infrastrutturale: la transizione energetica, con un forte impulso al gas naturale liquefatto (GNL), l’innovazione digitale, attraverso l’applicazione dell’intelligenza artificiale per una gestione più sostenibile ed efficiente dei porti e la sostenibilità come principio trasversale di sviluppo.
Paroli, nel suo intervento, ha sottolineato come la transizione energetica non sia più un'opzione rinviabile, ma una condizione imprescindibile per garantire la competitività della portualità italiana. In questo scenario, il gas naturale liquefatto (GNL) rappresenta una delle alternative più sostenibili ai combustibili tradizionali. “Non possiamo parlare di portualità green – ha spiegato Paroli – se poi i nostri armatori sono costretti ad andare all’estero per il rifornimento. Dobbiamo creare le condizioni per rendere il sistema portuale energeticamente autosufficiente e pienamente competitivo nel nuovo contesto internazionale”.
Guardando al lungo periodo, Paroli ha inoltre indicato la necessità di avviare una riflessione seria sull’impiego del nucleare di nuova generazione, da valutare come possibile leva tecnologica nel percorso verso una transizione energetica compiuta.
In tema di sostenibilità, il Commissario ha richiamato l’urgenza di un approccio integrato per coniugare efficienza operativa e tutela ambientale. Tra i progetti più rilevanti rientra la nuova diga foranea di Genova, che consentirà alle navi portacontainer di ultima generazione di scalare il porto commerciale storico di Genova, aumentarne la capacità operativa e garantire una maggiore protezione contro gli eventi meteo marini estremi.
“È un’infrastruttura che ridisegna il porto e apre nuovi spazi sul mare, ponendo le basi per un’organizzazione logistica più moderna e funzionale”, ha dichiarato Paroli. Il progetto rappresenta una delle principali leve per aumentare la competitività del sistema portuale e genererà, secondo le stime contenute nel Rapporto Ambrosetti, circa 260 milioni di euro di valore aggiunto annuo per il territorio.
Il Commissario ha poi evidenziato il potenziale offerto dall’intelligenza artificiale nel migliorare la gestione dei processi portuali, anche sotto il profilo ambientale. Nel porto di Genova, dove sfociano circa 30 rivi, l’IA potrà essere impiegata per monitorare i fondali e prevedere le cause e l’andamento dell’accumulo dei sedimenti, ottimizzando le operazioni di dragaggio e riducendo l’impatto ambientale. “Transizione energetica e digitale devono procedere di pari passo. Il futuro dei porti liguri passa dalla capacità di essere non solo più moderni e competitivi, ma anche più sostenibili e intelligenti”, ha sottolineato.
Il Forum Ambrosetti è stato l’occasione per presentare i dati del Rapporto “Liguria 2030”, che confermano il ruolo centrale del sistema portuale nella crescita economica regionale e nazionale. In particolare, la Blue Economy si conferma uno dei settori strategici per la Liguria: Genova contribuisce per il 12,2% al valore aggiunto provinciale e per il 15,8% all’occupazione, mentre Savona è tra le prime cinque province italiane per incidenza di imprese del comparto portuale, con una forte vocazione alla transizione energetica. Nel 2024 il sistema portuale Savona–Vado ha registrato la crescita più marcata in Liguria (+7,3% delle merci movimentate), consolidando la sua quota sul traffico regionale al 21,4%.
Complessivamente, i sistemi portuali liguri hanno movimentato 4,1 milioni di TEU (+4,6%) e 76 milioni di tonnellate di merci (+0,7%), rappresentando rispettivamente il 34% e il 15,8% dei volumi nazionali. Dati che confermano il dinamismo del sistema portuale ligure e il suo ruolo trainante nello sviluppo economico del territorio.