
Nelle ultime settimane sono stati ultimati tre interventi fondamentali che rafforzano le capacità operative, la sicurezza e l’intermodalità del porto commerciale di Genova, con un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro. Si tratta della riconfigurazione di Calata Olii Minerali, che consente oggi di accogliere in sicurezza navi cisterna fino a 130 metri e di operare in contemporanea due accosti nave, raddoppiando il potenziale del comparto delle rinfuse liquide. Quindi del potenziamento del piazzale di Calata Bettolo, predisposto per carichi di alto tonnellaggio e per accogliere tecnologie avanzate di automazione nella movimentazione dei container, con integrazione tra nave, banchina e collegamenti terrestri; infine del rinnovamento e modernizzazione del parco ferroviario Bettolo-Rugna, già parzialmente operativo dal maggio 2025, che dispone di nove binari da 500 metri, gru transtainer ferrate ad alta efficienza e un innovativo sistema di traslazione locomotive. L’infrastruttura permette di gestire fino a 20 coppie di treni al giorno, aprendo la strada a un incremento ulteriore con il completamento del Nodo di Genova – Terzo Valico.
Questi interventi si inseriscono in una visione strategica che mira a trasformare progressivamente il sistema portuale del Mar Ligure Occidentale in una piattaforma logistica integrata performante, con spazi operativi e connessioni terrestri, marittime e digitali capaci di supportare ogni tipologia di traffico rilevante per l’economia nazionale ed europea.
Il Presidente dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale, Matteo Paroli, ha dichiarato: “Il 2025 rappresenta un anno spartiacque: stiamo giungendo al completamento di numerose opere del programma straordinario che stanno ridisegnando il porto di Genova e proiettandone il futuro. Le infrastrutture che consegniamo non sono solo nuove dotazioni operative, ma un autentico salto di qualità per la portualità italiana, più efficiente, sostenibile e connessa ai grandi corridoi europei. È una trasformazione che si riflette direttamente sulla città e sui territori, generando nuove opportunità di lavoro, sviluppo economico e qualità della vita, a conferma del porto come motore di crescita condivisa e infrastruttura strategica non solo per il futuro dell’economia nazionale, ma anche per quella europea.”