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11 Novembre 2025
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La Liguria e il mare: sostenibilità, clima e biodiversità al centro dell’intervento del Presidente Matteo Paroli alla tavola rotonda dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere

Genova,11 novembre 2025– Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Matteo Paroli, è intervenuto alla tavola rotonda “La Liguria e il mare: biodiversità, cambiamento climatico e sostenibilità”, organizzata dall’Accademia Ligure di Scienze e Lettere, insieme a Silvia Pericu, Assessore all’Ambiente del Comune di Genova, Marco Giovine dell’Università di Genova e Roberto Timossi della Fondazione Carige.

L’incontro ha rappresentato un momento di confronto sul ruolo della Liguria nella transizione ecologica e sull’importanza di un approccio integrato alla gestione delle sfide ambientali e climatiche.

Nel suo intervento, il presidente Paroli ha sottolineato come il sistema portuale sia chiamato a un cambio di paradigma, passando dalla logica della semplice mitigazione a quella della riduzione misurabile degli impatti, accompagnata da una comunicazione trasparente dei benefici per la collettività. Ha ricordato gli impegni in corso per l’elettrificazione delle banchine, che permetterà alle navi ormeggiate di spegnere i motori di bordo e migliorare la qualità dell’aria nelle aree portuali, e per lo sviluppo delle infrastrutture dedicate al GNL, combustibile di transizione che consentirà di ridurre la dipendenza dal bunkeraggio all’estero entro il 2026.

Paroli ha richiamato l’attenzione sugli effetti del cambiamento climatico e sulla necessità di preparare le infrastrutture portuali a nuovi scenari ambientali e operativi. Ha citato la rotta artica come esempio concreto di trasformazione in atto: un percorso che fino a pochi anni fa sembrava fantascienza e che oggi è già realtà, con importanti conseguenze per la logistica e il commercio internazionale. Ha osservato che l’innalzamento del livello medio del mare, pur progressivo, rappresenta una sfida concreta che impone nuove scelte progettuali e interventi di adattamento mirati. Affrontato poi il tema dei sedimenti e degli inquinanti trasportati dai fiumi, ricordando quanto sia fondamentale intervenire a monte per evitare costi ambientali ed economici molto più elevati a valle. Ha spiegato che le piogge intense e improvvise non solo aumentano il rischio di apporti solidi e detriti nelle aree portuali, ma aggravano anche la diffusione di sostanze inquinanti che compromettono i fondali e rallentano i dragaggi.
Paroli ha illustrato l’impegno dell’Autorità nella promozione di modelli di economia circolare e innovazione tecnologica, citando come esempio la nuova diga foranea di Genova, grande opera infrastrutturale realizzata in collaborazione tra pubblico e privato. Ha evidenziato che i cassoni della diga non saranno riempiti con materiale di cava, ma con sedimenti dragati trattati e riutilizzati, grazie anche a un accordo con l’Autorità di Sistema della Spezia che trasforma un problema ambientale in una risorsa sostenibile.

Ha inoltre ricordato il progetto di tutela ambientale legato alla costruzione della nuova diga, avviato da marzo 2024 in collaborazione con l’Acquario di Genova, i costruttori e l’Autorità di sistema Portuale , per la protezione dell’ecosistema marino nei fondali interessati dai lavori. Nell’ambito di questa iniziativa sono stati prelevati dai fondali dove si sta operando organismi marini per la loro salvaguardia trasferendoli temporaneamente nelle strutture dell’Acquario, in vista della successiva ricollocazione al termine dell’opera. Un intervento che rappresenta un esempio concreto di integrazione tra infrastruttura e tutela della biodiversità, dimostrando come anche opere di grande impatto possano essere accompagnate da misure di salvaguardia ambientale di alto livello.

In chiusura, Paroli ha annunciato la partecipazione dell’Autorità di Sistema Portuale alla prossima COP30 di Belém, in Brasile, dove rappresenterà l’Italia presentando i risultati concreti raggiunti dai porti italiani nel campo della sostenibilità ambientale, della transizione energetica e dell’adattamento ai cambiamenti climatici. “Porteremo all’attenzione della comunità internazionale – ha concluso – il contributo che i porti italiani, e in particolare quelli liguri, stanno offrendo come attori centrali di una transizione che riguarda non solo l’economia, ma anche la responsabilità ambientale e sociale del nostro Paese.”

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