Signorini a tutto campo: blue economy, diga e Piano Regolatore Portuale

“Il trasporto marittimo è un mercato in forte crescita ed è importante che le attività già presenti nel porto di Genova, come le riparazioni navali, vengano potenziate”.

Il Presidente Signorini ha partecipato al convegno “Riparazioni navali in crescita: investimenti per il futuro di Genova”, presso sala del Capitano a Palazzo San Giorgio, dove ha rilasciato una lunga intervista con il direttore del Secolo XIX Luca Ubaldeschi sul tema della blue economy, sul progetto della nuova diga foranea e sull’aggiornamento del Piano Regolatore Portuale.

“Le riparazioni navali sono una realtà molto forte sostenuta dal mercato con ordini sempre in crescita. In questo contesto il nostro compito è quello di mantenere, riqualificare e sviluppare gli asset esistenti potenziando le attività, come stiamo facendo ad esempio a Sestri Ponente con la realizzazione del più grosso impianto di costruzione navale in Italia o nell’area delle riparazioni navali con una serie di interventi di riqualifica e creazione di nuove aree a terra”. Così il Presidente Signorini sull’importanza delle riparazioni navali nella blue economy e sugli investimenti in atto per il comparto.

“La Diga è il progetto più importante del PNRR per un valore di oltre 1,3 miliardi di euro e prevediamo di affidarlo entro il 12 ottobre. Mi sembra un buon risultato – dichiara il Presidente – l’intervento non si limita a un semplice spostamento verso mare di un manufatto, ma è un’opera di grande complessità ed è fondamentale per migliorare l’accessibilità marittima, grazie alla quale il porto di Genova diventerà ancora più importante tra i principali scali europei”.

Alla domanda sullo stato dei lavori relativo al Piano Regolatore Portuale il Presidente ha dichiarato: “Il nuovo Piano Regolatore Portuale richiederà tutto il 2023 ma già nella prima metà dell’anno avremo le linee di indirizzo e le strategie da adottare per i prossimi venti o trent’anni. La nostra intenzione è quella di dare forza allo sviluppo industriale, alle riparazioni e costruzioni navali e ad attività estremamente funzionali al porto come la logistica e la riqualifica delle aree porto-città per attrarre turismo e commercio. Qualche esempio? il Waterfront, Hennebique e il nuovo parco urbano “le Dune” di Pra’.”

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