L’intervento fa seguito al completamento delle attività che hanno consentito di riportare alla luce la facciata a mare, coperta da sovrastrutture aggiunte a partire dal 1945 per scopi funzionali ma prive di valore archeologico e paesaggistico.
Le demolizioni in corso vengono eseguite con l’ausilio di mezzi meccanici altamente specializzati, tra cui un escavatore dotato di braccio telescopico con un’estensione massima di 45 metri, al fine di garantire massima sicurezza ed efficienza operativa. In parallelo, proseguono le operazioni di bonifica della copertura sul lato nord-ovest, propedeutiche all’avvio delle successive attività di smantellamento.
Nel corso della demolizione della facciata a mare sono stati generati circa 3.000 metri cubi di detriti. Per il fronte nord si stima una produzione complessiva di ulteriori 20.000 metri cubi. I materiali verranno trattati in loco e trasformati in aggregati riutilizzabili per opere di riempimento, nell’ambito degli interventi in corso nel bacino portuale, tra cui la realizzazione del nuovo sistema viario di accesso ai terminal del porto di Genova. Anche la componente ferrosa sarà recuperata e destinata al riuso, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale complessivo del cantiere. L’approccio adottato, coerente con i principi dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, testimonia l’impegno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale nella valorizzazione del patrimonio storico e architettonico, con l’obiettivo di restituire alla città un edificio iconico, trasformato in uno spazio aperto, accessibile e integrato con il tessuto urbano e marittimo.
In parallelo alle attività di demolizione, la cui conclusione è prevista entro la fine dell’estate, prosegue la redazione del progetto esecutivo, propedeutico all’avvio della fase di ricostruzione e riqualificazione dell’edificio.