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Industria, filiere e capitali per la ripartenza. Il Porto in primo piano, 10 miliardi di euro, questo è il valore aggiunto che il sistema dei porti di Genova e Savona-Vado genera per la crescita della Liguria e dell’Italia. Lo afferma il Presidente Signorini ospite della tappa ligure del tour L’Economia del Corriereper raccontare i distretti produttivi, le filiere e le eccellenze imprenditoriali del Paese. Ospite alla tavola rotonda insieme agli imprenditori liguri, il Presidente Paolo Emilio Signorini ha spiegato come negli ultimi 15 anni, con la globalizzazione, il trasporto delle merci via mare sia diventato un asset strategico fondamentale: “via mare viaggia il 90% dei beni nel mondo, in un sistema globalizzato, controllare la filiera trasportistica equivale a controllare una parte estremamente importante del valore aggiunto globale. Genova, che è il Porto dell’economia del Nord, è per l’Italia un nodo logistico fondamentale per giocare un ruolo da leader in questa filiera.” Sul fronte della trasformazione digitale ed energetica, i Ports of Genoa si stanno dimostrando pronti per le sfide. “Nel nostro Porto arrivano 8.000 navi all’anno, 10.000 treni e 5.500 mezzi pesanti al giorno che nel complesso generano una grande quantità di dati scambiati, sia fisici che elettronici. La sfida è efficientare, dematerializzare e quindi velocizzare queste transazioni attraverso una robusta piattaforma digitale che è il Port Community System, già in uso e in via di implementazione.” - Dice il Presidente Signorini - “Ancora più sfidante la transizione ecologica. Quello che stiamo facendo va dall’elettrificazione delle banchine, che consente alle navi di spegnere i motori in porto e allacciarsi alla rete elettrica, alla creazione di depositi per il GNL e di impianti di produzione di idrogeno che insieme all’ammoniaca e al metanolo potrebbe diventare il carburante green del futuro. Ma dobbiamo cooperare con la comunità europea perché sono tecnologie che richiedono grandi investimenti pubblici e che devono ancora essere stabilizzate per contrastarne l’obsolescenza.” Il sistema dei porti di Genova e Savona-Vado è motore di sviluppo sostenibile e creatrice di valore per l’economia reale dell’Italia. Guarda l’intervento del Presidente Signorini >   Clcca per ascoltare il contenuto della pagina Industria, filiere e capitali per la ripartenza. Il Porto in primo piano, 10 miliardi di euro, questo è il valore aggiunto che il sistema dei porti di Genova e Savona-Vado genera per la crescita della Liguria e dell’Italia. Lo afferma il Presidente Signorini ospite della tappa ligure del tour L’Economia del Corriereper raccontare i distretti produttivi, le filiere e le eccellenze imprenditoriali del Paese. Ospite alla tavola rotonda insieme agli imprenditori liguri, il Presidente Paolo Emilio Signorini ha spiegato come negli ultimi 15 anni, con la globalizzazione, il trasporto delle merci via mare sia diventato un asset strategico fondamentale: “via mare viaggia il 90% dei beni nel mondo, in un sistema globalizzato, controllare la filiera trasportistica equivale a controllare una parte estremamente importante del valore aggiunto globale. Genova, che è il Porto dell’economia del Nord, è per l’Italia un nodo logistico fondamentale per giocare un ruolo da leader in questa filiera.” Sul fronte della trasformazione digitale ed energetica, i Ports of Genoa si stanno dimostrando pronti per le sfide. “Nel nostro Porto arrivano 8.000 navi all’anno, 10.000 treni e 5.500 mezzi pesanti al giorno che nel complesso generano una grande quantità di dati scambiati, sia fisici che elettronici. La sfida è efficientare, dematerializzare e quindi velocizzare queste transazioni attraverso una robusta piattaforma digitale che è il Port Community System, già in uso e in via di implementazione.” - Dice il Presidente Signorini - “Ancora più sfidante la transizione ecologica. Quello che stiamo facendo va dall’elettrificazione delle banchine, che consente alle navi di spegnere i motori in porto e allacciarsi alla rete elettrica, alla creazione di depositi per il GNL e di impianti di produzione di idrogeno che insieme all’ammoniaca e al metanolo potrebbe diventare il carburante green del futuro. Ma dobbiamo cooperare con la comunità europea perché sono tecnologie che richiedono grandi investimenti pubblici e che devono ancora essere stabilizzate per contrastarne l’obsolescenza.” Il sistema dei porti di Genova e Savona-Vado è motore di sviluppo sostenibile e creatrice di valore per l’economia reale dell’Italia. Guarda l’intervento del Presidente Signorini > Powered By GSpeech

Industria, filiere e capitali per la ripartenza. Il Porto in primo piano

10 miliardi di euro, questo è il valore aggiunto che il sistema dei porti di Genova e Savona-Vado genera per la crescita della Liguria e dell’Italia. Lo afferma il Presidente Signorini ospite della tappa ligure del tour L’Economia del Corriereper raccontare i distretti produttivi, le filiere e le eccellenze imprenditoriali del Paese.

Ospite alla tavola rotonda insieme agli imprenditori liguri, il Presidente Paolo Emilio Signorini ha spiegato come negli ultimi 15 anni, con la globalizzazione, il trasporto delle merci via mare sia diventato un asset strategico fondamentale: “via mare viaggia il 90% dei beni nel mondo, in un sistema globalizzato, controllare la filiera trasportistica equivale a controllare una parte estremamente importante del valore aggiunto globale. Genova, che è il Porto dell’economia del Nord, è per l’Italia un nodo logistico fondamentale per giocare un ruolo da leader in questa filiera.”

Sul fronte della trasformazione digitale ed energetica, i Ports of Genoa si stanno dimostrando pronti per le sfide. “Nel nostro Porto arrivano 8.000 navi all’anno, 10.000 treni e 5.500 mezzi pesanti al giorno che nel complesso generano una grande quantità di dati scambiati, sia fisici che elettronici. La sfida è efficientare, dematerializzare e quindi velocizzare queste transazioni attraverso una robusta piattaforma digitale che è il Port Community System, già in uso e in via di implementazione.” - Dice il Presidente Signorini - “Ancora più sfidante la transizione ecologica. Quello che stiamo facendo va dall’elettrificazione delle banchine, che consente alle navi di spegnere i motori in porto e allacciarsi alla rete elettrica, alla creazione di depositi per il GNL e di impianti di produzione di idrogeno che insieme all’ammoniaca e al metanolo potrebbe diventare il carburante green del futuro. Ma dobbiamo cooperare con la comunità europea perché sono tecnologie che richiedono grandi investimenti pubblici e che devono ancora essere stabilizzate per contrastarne l’obsolescenza.”

Il sistema dei porti di Genova e Savona-Vado è motore di sviluppo sostenibile e creatrice di valore per l’economia reale dell’Italia.

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