La sfida green ports, sviluppo sostenibile vincente con l'Europa

Tensioni internazionali, prezzo dell’energia e catene di approvvigionamento frammentate mantengono sotto pressione le supply chain globali, che devono trovare nuovi equilibri tra resilienza, efficienza e costo dei servizi. Allo stesso tempo, gli obiettivi di sostenibilità sono sempre più centrali per l'industria di trasporto e logistica mondiale, che ha un ruolo trainante rispetto agli obiettivi climatici e di transizione energetica.

Questi sono gli sfidanti temi cui il mondo della logistica deve far fronte, come messo in evidenza durante l’edizione 2023 della fiera Transport Logistic di Monaco di Baviera, durante gli incontri agli stand e le conferenze collaterali che hanno coinvolto tutti gli attori della supply chain: spedizionieri, ricevitori, fornitori di servizi logistici e provider di tecnologia. 

Questi argomenti sono anche stati il filo conduttore degli eventi che si sono tenuti allo stand dei Ports of Genoa, e sono stati approfonditi durante l’incontro “Ports of Genoa Sustainable Routes”, che ha coinvolto gli operatori del cluster in una discussione sulla rilevanza della sostenibilità rispetto al business logistico e portuale. 

Aprendo i lavori, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Signorini ha rimarcato la centralità del tema della transizione energetica dalle fonti fossili verso le energie green, evidenziando come il processo debba essere graduale, trovando un equilibrio tra gli aspetti ambientali e quelli economici e sociali. Il presidente Signorini ha anche sottolineato la necessità che sui temi della sostenibilità l’Unione Europea e gli organismi internazionali competenti definiscano un quadro regolatorio comune che assicuri parità di condizioni ai porti internazionali e che fissi standard e obiettivi, evitando approcci frammentati, inefficienti e costosi.

Lelio Fornabaio e Francesco Barontini, Senior VP e Principal di PTSClas, società che ha supportato diverse autorità di sistema portuale italiane nella redazione dei propri bilanci di sostenibilità, hanno presentato i risultati di un’analisi di benchmarking fra i diversi report, evidenziando il fondamentale ruolo delle authority come motori di sviluppo dell’economia nazionale, grazie ai cospicui investimenti messi in atto per aumentare la competitività dei cluster logistico portuali e per favorire la transizione ecologica. 

Roberto Ferrari, CEO di PSA Italy, ha sottolineato come per le aziende del settore logistico portuale la sostenibilità non deve essere vista come un costo ma come un investimento, perché il mercato sempre più valuta i servizi logistici considerando anche gli aspetti ambientali e sociali. PSA si muove a livello globale per ridurre la propria impronta ambientale, ad esempio passando da equipment a gasolio a mezzi elettrici. Anche lo sviluppo dell’intermodalità, come i nuovi servizi ferroviari dal terminal di Pra’ verso Svizzera e Germania, fornisce un importante contributo alla riduzione delle emissioni di CO2.

Giampaolo Botta, direttore di Spediporto, ha confermato la crescente attenzione dei caricatori e ricevitori rispetto alla sostenibilità ed ha rimarcato la necessità di cercare soluzioni comuni per rendere le catene logistiche più efficienti, anche attraverso l’ottimizzazione dei processi con il supporto delle tecnologie digitali, che Spediporto promuove in collaborazione con le autorità e gli operatori del cluster.

Riccardo Marchesi, direttore di Pacorini Silocaf, ha evidenziato come l’innovazione tecnologica può contribuire a migliorare le performance ambientali in ogni segmento delle supply chain e ha illustrato l’ultimo investimento realizzato dal gruppo Pacorini a Vado Ligure: l’ammodernamento di un vecchio silo granario in disuso da anni, che è stato trasformato in un moderno impianto di stoccaggio per il caffè crudo, da cui il gruppo rifornisce i mercati italiani e del Sud Europa, con importanti vantaggi logistici ed ambientali. La riconversione dell’impianto ha consentito di evitare l’impatto ambientale per la demolizione dell’edificio ed ha generato importanti occasioni di sviluppo per il territorio in termini di attività economiche ed occupazione.

Stefano Negrini, Founder & Principal di Relog3P ha sottolineato come la frammentazione e la complessità della catena logistica sia uno dei principali problemi rispetto all’efficienza, al costo ed alla sostenibilità delle supply chain, presentando nuove soluzioni digitali per l’aggiornamento della forza lavoro rispetto alle nuove tecnologie, per la semplificazione dei processi e lo sviluppo dell’interoperabilità fra i diversi sistemi di trasporto e per la misurazione e la certificazione del percorso delle aziende verso la sostenibilità.

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