Nel corso del convegno “Sailing Super Yacht”, tenutosi martedì 2 dicembre ai Magazzini del Cotone, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Matteo Paroli, ha aperto il suo intervento richiamando la propria passione per la vela, coltivata per molti anni nelle classi Fly Junior e Laser.
Una passione nata dalla libertà del navigare più che dall’agonismo, che lo ha accompagnato fino a quando la vita professionale lo ha portato lontano dal mondo velico.
Passando ai temi centrali del settore, Paroli ha sottolineato la necessità di nuovi spazi per la cantieristica e la nautica a Genova, poiché quelli attualmente disponibili sono congestionati, insufficienti e richiedono una migliore organizzazione. Da qui la strategia dell’Autorità di Sistema Portuale, articolata su due direttrici: agire subito per razionalizzare e rendere più efficienti le aree esistenti e, parallelamente, programmare ampliamenti e nuove infrastrutture attraverso un percorso condiviso con associazioni, imprese e istituzioni, valorizzando le eccellenze del territorio.
In questa visione, un ruolo decisivo sarà svolto dal Piano Regolatore Portuale, lo strumento che permetterà di definire in modo organico l’evoluzione degli spazi, l’espansione delle infrastrutture e la collocazione funzionale delle attività legate alla nautica e alla cantieristica.
Paroli ha ricordato che il comparto conta oggi 80 imprese e 3.150 addetti, una filiera altamente qualificata, in costante crescita e strategica per l’economia locale.
A livello infrastrutturale, Genova dispone attualmente di cinque bacini di carenaggio pubblici: strutture storiche che però non rispondono più alle dimensioni richieste dalle nuove costruzioni. Il maggiore, lungo 268 metri, è ormai insufficiente per le grandi imbarcazioni e le unità di nuova generazione. A questi si aggiunge un bacino privato recentemente rinnovato, portando a sei il totale, mentre nell’area di Ponente sono in corso i progetti per un nuovo super-bacino sostenuto da investimenti pari a circa 430 milioni di euro.
Un ulteriore elemento di sviluppo sarà rappresentato dalla nuova diga foranea, che consentirà di separare i flussi tra traffico portuale e commerciale, migliorando sicurezza e accessibilità, e liberando al contempo nuove aree a terra fondamentali per l’espansione delle attività produttive. Tra le opportunità individuate, Paroli ha citato il recupero della banchina del Bacino Giano, ritenuta particolarmente adatta per caratteristiche tecniche e funzionali.
Il Presidente ha inoltre precisato che gli spazi destinati alla nautica da diporto non verranno sacrificati. Si tratta infatti di un settore tutt’altro che “minore”, che richiede una razionalizzazione più efficace e una ricollocazione organica nelle aree più prossime al Waterfront di Levante e al Salone Nautico, una volta realizzata una nuova struttura a protezione delle imbarcazioni. L’obiettivo è la creazione di un sistema coerente e sostenibile, in cui convivano costruzione, utilizzo, refitting e manutenzione.
Paroli ha ricordato anche gli effetti negativi della vecchia tassazione sulla nautica, una misura che anni fa penalizzò fortemente l’Italia, spingendo armatori e operatori verso Paesi concorrenti. Quell’approccio è oggi riconosciuto come un errore, mentre la nautica è tornata a essere una delle eccellenze nazionali da tutelare e promuovere.
Nel suo intervento ha, infine, ribadito l’importanza di garantire alle imprese tempi certi e risposte rapide, anche quando negative: il mercato, ha osservato, non tollera ritardi o indecisioni. La nautica in Liguria genera 222 milioni di euro di PIL, un valore che deve restare radicato sul territorio e crescere grazie al sostegno istituzionale, alla capacità di attrarre nuovi investimenti e all’aumento dell’occupazione. L’auspicio è di ritrovarsi il prossimo anno con risultati ancora più significativi. Paroli ha poi concluso assicurando che l’Autorità di Sistema Portuale continuerà a sostenere con determinazione tutte le iniziative in grado di generare valore per Genova, per la Liguria e per l’intera comunità.


